Le scansioni dei tempi assumono un’esplicita valenza pedagogica in ragione delle esigenze di relazione e di apprendimento del bambino ponendo un corretto equilibrio con le regole che disciplinano i periodi di apertura del servizio. Una corretta scansione dei tempi consente ai bambini di acquisire e di far proprie alcune regole fondamentali del vivere in comunità.
Le routine scandiscono il tempo di vita di sezione con regolarità e prevedibilità. Con la parola routine s’intende non solo il momento del pranzo, del sonno, della merenda, ma anche il momento dell’entrata e dell’uscita, le uscite in giardino, le attività più o meno ritualizzate.
Sono eventi stabili e ricorrenti che, rispetto al continuo fluire degli eventi, restituiscono al bambino stabilità e continuità.
Dal punto di vista cognitivo consentono l’organizzazione della memoria e della capacità di rappresentazione.
L’entrata e l’uscita: rappresentano momenti densi di significato di ritualità e di transizione. Parlare della routine d’entrata e di uscita significa parlare dei contenuti relativi al lasciare-lasciarsi e, ritrovare-ritrovarsi. Lo spazio prescelto deve essere pensato per essere accogliente e stabile, che conservi tracce, che ha memoria di quanto avviene al suo interno. Giochi rituali e la presenza di un educatore stabile aiutano il bambino ad affrontare la separazione.
Pranzo e merenda: sono preparati secondo norme dietetiche indicate dall’ASL che tengono in considerazione eventuali diete ed intolleranze certificate. I ritmi dei pasti sono regolari. Il pasto è un momento in cui i bambini vengono aiutati a godere di un tipo di cibo e del momento comunitario che esso rappresenta.
Routine dell’igiene personale: si tratta di momenti importanti dal punto di vista delle relazioni personali, della socializzazione, dello sviluppo delle autonomie. Occorre che questi momenti siano percepiti dai bambini come situazioni rilassate, non frustranti, ludiche e gioiose.
Uscite in giardino: vestirsi, coprirsi, sono attività significative e con forti valenze educative; sono gesti che seminano nei bambini memorie e vanno quindi valorizzati, osservati e curati nel loro svolgimento.