Il linea con la programmazione curriculare dell’anno scolastico in corso, il progetto di intersezione è centrato sull’educazione all’arte contemporanea.
L’esperienza offerta ai bambini sarà di tipo “estetico” nel senso pieno del termine: conoscere attraverso i sensi, tutti cinque sensi oltre alla sensibilità di ciascun bambino l’opera d’arte ma soprattutto il processo artistico con la quale è stata prodotta.
Le singole opere saranno pre-testi che condurranno il bambino in un percorso di sperimentazione, visione, rielaborazione del processo artistico.
Abbiamo scelto di proporre ai bambini stimoli provenienti dall’arte contemporanea perché proprio questa forma di arte ha rotto lo stereotipo dell’arte come bellezza e perfezione assoluta. Ducham diceva “ma a che cosa serve l’arte…forse a vivere meglio”. Ecco che il processo artistico diventa catartico, un’esperienza di espressione e benessere: questo è uno dei nostri obiettivi…la nostra attenzione non sarà tanto centrata sul prodotto finito quanto sul processo creativo di produzione. Senza però cadere nel luogo comune di chi meno affine all’arte possa dire di fronte ad un’opera di arte contemporanea: “tutto è arte…quella cosa la sapevo fare anche io”.
Citando Munari: “Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch’io, vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima”
L’artista è colui che sa guardare oltre all’apparenza, oltre al quotidiano, re-inventa la routine, la quotidianità e la racconta con occhi nuovi.
A cura del maestro Vincenzo e della maestra Sara
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